Nuovi segnali dalla dinamica fitoplantonica nei maggiori vortici oceanici subtropicali suggeriscono che la diminuzione di clorofilla osservata nelle loro acque superficiali tra il 1998 e il 2022 sia una risposta fisiologica di adattamento al riscaldamento globale piuttosto che un indice di una diminuzione della biomassa fitoplantonica. È quanto emerge da uno studio, in corso di pubblicazione sulla rivista Geophysical Research Letters, frutto della collaborazione tra ENEA, CNR-ISMAR e l’Istituto Oceanografico cinese SIO, e finanziato dal progetto MITHO dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Lo studio ha analizzato 25 anni di dati satellitari di clorofilla e ha applicato un recente algoritmo per la stima della biomassa fitoplanctonica nei cinque maggiori vortici oceanici subtropicali, le cui dinamiche giocano un ruolo chiave nel sistema climatico della Terra. I risultati confermano un aumento dell’estensione di tali sistemi a scala globale, concomitante con un innalzamento della temperatura superficiale dell’oceano e una diminuzione della concentrazione di clorofilla, tradizionalmente considerata un indicatore di salute dei mari. Lo studio ha inoltre evidenziato che sono principalmente le aree più oligotrofiche di questi ecosistemi che si stanno espandendo, soprattutto nel vortice dell’Oceano Pacifico settentrionale, dove l’espansione avviene ad un ritmo di circa 70.000 km² all’anno.
Tuttavia, i risultati mostrano anche che, sebbene tale espansione sia associata ad una diminuzione dellaclorofilla, la biomassa fitoplanctonica è rimasta sostanzialmente invariata nel tempo. Ciò suggerisce che la riduzione di clorofilla osservata in tali sistemi rappresenta una strategia fisiologica di adattamento del fitoplancton alle nuove condizioni di crescita imposte dal cambiamento climatico, come l’aumento della temperatura superficiale del mare e la riduzione dell’apporto di nutrienti dalle acque più profonde, piuttosto che una reale diminuzione della quantità di fitoplancton presente.
“Alla luce di tali risultati” sottolinea Chiara Volta del Laboratorio ENEA di Modelli e Servizi Climatici “l’uso delle informazioni sulla biomassa fitoplanctonica, oltre alla concentrazione di clorofilla e alle variabili ambientali e fisiche, è fondamentale per una comprensione più completa dei cambiamenti di questi ecosistemi e dei loro regimi trofici. Inoltre, in futuro, tali dati dovranno essere integrati lungo tutta la colonna d’acqua per quantificare come queste dinamiche possano influenzare il ruolo dei vortici subtropicali nel ciclo globale del carbonio e, in ultima analisi, nel clima terrestre.”
Maggiori informazioni sono presenti nel comunicato pubblicato su ENEAinform@ del 8 maggio 2025
Personale di riferimento: Chiara Volta - Laboratorio Modelli e Servizi Climatici