L’ENEA ha recentemente brevettato, insieme a “La Sapienza” Università di Roma, una “struttura multifunzionale a carattere ambientale e di arredo per il contenimento di biomasse”, grazie ad un progetto, Medonia, svolto in collaborazione con l’Area Marina Protetta delle Isole Egadi, che la scorsa estate ha contribuito alla realizzazione dei primi prototipi nell’Isola di Favignana.
Più precisamente gli inventori hanno sviluppato una soluzione in grado di sfruttare residui di biomassa vegetale, raccolta sia da spiagge che da contesti urbani o agricoli, trasformandola così in una risorsa ed evitando che venga gestita come uno scarto.
Il materiale, flessibile, con cui si realizza la struttura può essere sia naturale che sintetico nonché costituito da plastiche riciclabili e/o biodegradabili per la sostituzione di materiali e materie prime. La scelta del materiale dipende dall’uso specifico cui sono destinate le strutture, che possono essere realizzate in diverse forme e dimensioni. Queste sono costituite da coppie di strati cuciti tra di loro e un sistema di chiusura che ne permette il periodico riempimento e svuotamento. Possono essere anche dotate di rinforzi, maniglie, occhielli per il fissaggio, chiusure lampo o bottoni in funzione del diverso grado di finitura desiderato dall’utente e delle necessità di impiego (sedute, sdraio, parasole, frangivento, camminamenti e bordure per sentieristica).
La caratteristica innovativa della presente invenzione è che la biomassa, preventivamente separata da eventuali rifiuti, con apposito procedimento viene utilizzata tal quale e costituisce il materiale di riempimento di una struttura multifunzionale che ha, per le sue caratteristiche di arredo, requisiti tecnici e formali propri del campo del design.
I vantaggi sono molteplici in quanto con l’utilizzo della presente struttura risulta economicamente conveniente la risoluzione del problema della rimozione della biomassa vegetale, si crea un nuovo mercato con prodotti e soluzioni a basso impatto ambientale e la possibilità di generare nuove concessioni demaniali.